9.10.02

Non c'e' progetto!!

quello che all'inizio sembrava un "simpatico lavoro da mestieranti della scena" adesso risulta noioso e debole.
Anche rispetto al mio lavoro di Video fondali. Qui al Teatro Argentina di Roma mi sento ancora piu' "clandestino" ...
Cosi' come i "vecchi attori" si dividono le battute delle poesie sulla base di quello che "gli piace fare" e che gli viene quasi bene "alla prima" (per esempio hanno sostituito una poesia Futurista perche' non gli veniva bene, dopo averla provata appena tre o quattro volte - e poi ieri e' stato deciso di tagliare tutta la parte finale del primo tempo - futuristi compresi - perche' il pezzo di Uto Ughi suonato in quel momento era gia' abbastanza bello ... "e cosa vuoi fare dopo? meglio chiudere!!") ... insomma cosi' come gli attori fanno il "montaggio" delle cose che "funzionano" anche a me viene chiesto di realizzare "belle immagini" che si possano accostare alla musica o alla recitazione ma senza la guida di un vero progetto registico: e' veramente deludente! Sembra di lavorare in un laboratorio di primo livello Tele-racconto dove gli studenti si meravigliano delle "belle cose" che vengono fuori e gli sembra che basti cosi!! Anzi ancora peggio!! Perche' chi veramente vede e si accontenta dei fondali e' solo Liberovici (il "giovane" regista) mentre Uto, Albertazzi, Proclemer e Bonagura quasi non li guardano e anzi noto una certa diffidenza nei confronti del mio lavoro.
E a me non piace lavorare con chi ti guarda con sospetto. Loro forse hanno paura che gli rubo la scena. Ma in effetti in molti momenti anche io ho l'impressione di non essere necessario ... proprio perche' non c'e' un vero progetto ma solo delle idee per cercare di dare una "veste moderna" alla solita zolfa. Inoltre e' impossibile fare anche delle "critiche costruttive" perche' la modalita' "piramidale" del lavoro non mi permette di prendere la parola: scavalcherei il regggista!! E questo e' vietatissssssimo!!! E poi c'e davvero poco tempo: bisogna essere produttivi, non c'e' tempo per discutere e approfondire. Vabbuo' peggio per loro! ;-)
Oggi dovremmo provare "l'Amleto di Albertazzi" dove ad un certo punto del famoso monologo "il Giorgio" sostituira' il "famoso teschio" con una video camera (Sigh!!) in modo da autoriprendersi: la sola idea mi fa accapponare la pelle! Ancora una volta un uso "banale" delle macchine video, scambiato per genialata registica! Spero che si rendano conto della "bruttezza" della cosa o che ci siano dei problemi psico-tecnici che la rendano irrealizzabile.
Oggi mi son messo la maglietta dei C.S.I. con scritto "M'importa una sega"...non mi resta altro ... purtroppo.

per ora e' tutto
giac

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