10.10.02

E' quasi l'una di notte
nella giornata appena passata e' stato "provato" il secondo tempo, ma ancora non si e' visto il finale dello spettacolo.
Albertazzi usa la videocamera al posto del teschio nell'amletico monologo: il suo faccione viene mega-video-proiettato sul fondo della sciena esaltando tutte le sue bellissime rughe. L'effetto e' interessante anche se un po' piatto e spudoratamente "teatrale". Probabilmente avra' successo, a me pare terribbbbile. Siamo andati avanti nella scelta delle "belle immagini" dal catalogo effetti speciali G. Verde - stagione 1999/2000 - che qui nella provincia della videoarte, per tecno-registi principianti, fanno comunque effetto. :-) :-) :-)
Si potranno ammirare meravigliosi gattoni su lucido trasparente, radiografie giganti, ripresa dello schermo video che trasmette Pasolini che intervista Ezra Pound, e per finire uno splendido Angelone seicentesco che suona il violino ... un vero "simpatico" guazzabuglio denso di "poesia visiva" di primo livello :) :) :)
Mi dispiace molto per Pasolini ed Ezra: anche loro finiti in questo "Elzapopping" dedicato a Roma.
Per fortuna che i pezzi suonati dall'orchestra di Uto Ughi (anche se strafamosi) sono comunque molto belli da sentire. I testi teatrali in questo momento mi sembravano piu' interessanti nelle prove fatte a tavolino ... spero di sbagliarmi.
Comunque se avevo dei dubbi sul fatto che questo "lavoro" avrebbe potuto aprirmi delle porte nel "teatro ufficiale" adesso sono certo: non se ne apriranno! e se verra' fuori qualche altra proposta sara' sicuramente per operazioni poco interessanti. Non mi va di utilizzare il video, e le tecnologie in generale, per dare l'immagine di "modernita'" a situazioni che in realta' non hanno la minima intenzione, o possibilita', di evolvere da forme e da tecniche ormai "felicemente sclerotizzate", e che in fondo possono gia' funzionare da sole - almeno quando sono ben fatte.
Ci sarebbe molto da riflettere su tutto questo ...
ma ora e' tardi e preferisco andare a letto

'notte

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