e allora ecco il Blog dal TTV di Riccione
Andrea Campanella me lo chiede per Cut-up (la rivista on-line www.cut-up.net) ed Emiliano per il suo ViTe (lab. VIdeoTEatro di Roma).
Sorvolo sui problemi tecnici per la mia piccola installazione che montero' domani mattina ...
Oggi (ieri) alle 19,00 c'e' stata l'inaugurazione con il classico discorso di apertura del direttore e l'accensione delle installazioni. Il buffet non era particolarmente ricco. Si vede she i soldi sono andati tutti nel noleggio dei 20 DVD e dei video proiettori necessari alle installazioni :-)
Il pubblico, come spesso in queste occasioni, e' quasi tutto di addetti ai lavori e di studenti ...
e il resto del mondo?...
Le installazioni del palazzo del turismo sono tutte di un certo impatto.
Al piano terra Carloni e Franceschetti hanno ricreato lo "spazio bianco" che ha ospitato il V episodio della tragedia di Endegonidia, della Societas Raffaello Sanzio, realizzato a Bergen. Al centro una grande lavagna quadrata e bianca "ospita" la proiezione di "turbinose nuvole in mutazione continua" con effetto specchio. E' come se fossero delle grandi macchie 3D di Roshark (si scrive cosi'?) in continuo mutamento. Si intravedono volti mostruosi, figure terrifiche e demoni dell'energia abbastanza inquietanti. Anche per il tipo di sonorizzazione molto "noise" di Scott Gibson.
Poco fa mi spiegavano che hanno ottenuto quelle immagini rielaborando il riflesso della ripresa di una tempesta marina su... una damigiana. E poi gli hanno applicato l'effetto specchio! Davvero bravi. Sono dei veri "maestri artigiani" del video.
L'installazione dei Motus ha una grande potenza di fuoco!! Nella grande stanza del primo piano a destra hanno ricostruito il doppio schermo di Twin Rooms piu' sei o sette monitor. Ritrasmettono cosi' tutto lo spettacolo. Che e' molto cinematografico, piu' che "video". Dall'altro lato della stanza un video proiettore trasmette il loop di apertura del DVD dei loro video. Tre tavoli ospitano tre schermi e tre DVD consultabili dal pubblico con delle cuffie. Cosi' ci si puo' fare una "cultura" su tutta la loro videoproduzione. Come sempre le immagini e il montaggio sono di grande impatto ... in "stile "Motus".
Infine all'ultimo piano una sala completamente nera ospita le due proiezioni circolari dello spettacolo "Voyage au bout de la nuit" dei Raffaello Sanzio. Il video-occhio destro e' realizzato da Romeo Castellucci e quello di sinistra da Carloni/Franceschetti. Anche in questo caso si vede la proiezione di tutte le immagini che accompagnavano lo spettacolo. E' una specie di ri-teatro senza attori. Su questo non do giudizi perche' non avevo tempo-voglia di vedere tutta l'ora di proiezione. Anche in questo caso la fruizione era molto cinematografica.
Questa cosa del cinema e' una costante che mi salta all'occhio. Anche i video dei Fanny che ho visto, dopo la proiezione dei miei, fanno il verso al cinema. E mi viene in mente una vecchia polemica degli anni 80 quando i videomaker si arrabbiavano con i "cinematografari" che utilizzavano le videocamere solo perche' costavano meno delle cineprese e poi non approfondivano la specificita' del linguaggio video.
Cosi' mi pare che facciano i teatranti: fanno il verso al cinema senza approfondire la specificita' del video che realmente usano.
E poi mi torna in mente Lepage che dice "... il cinema ha liberato il teatro come la televisione ha liberato il cinema ecc ecc" ... ma allora come mai 'sti teatranti quando creano immagini registrate scimmiottano il cinema e la grana della pellicola?? Mica sara' una riproposizione della vecchia storia della cultura di sinistra che "esaltava il cinema e denigrava la TV"?? E di cui scontiamo tutti quanti i terribili risultati?? Mica sara' un ennessimo tentativo di "criminalizzazione" implicita dell'elettronica?? Alla ricerca della purezza materica della pellicola??? Speriamo di no!! Perche' allora a questo festival dovrebbero cambiargli nome e chiamarlo FFT FilmFestivalTeatro :-)
Altre terribili considerazioni mi verrebbero da fare notando il poco pubblico presente alle proiezioni: ma in effetti a chi dovrebbe fregare di vedere le produzioni video dei teatranti??
E guardando un grande cubo-manifesto, in mezzo al Viale Ceccarini, che annuncia per i primi di giugno il festival di documentazione giornalistica dedicato a Ilaria Alpi mi immagino che li' le proiezioni saranno piene di gente.
Sara' vero?
... e comunque a chi dovrebbe fregare di vedere le produzioni video dei teatranti??
E con questa domanda in sospeso vi rimando al prossimo messaggio.
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